"È quello che ti meriti" dice Antonio alla moglie Claudia travolto da un moto di rabbia. "È quello che ti meriti" dice Claudia ad Antonio mentre lo osserva immobile ai piedi della scala sulla quale era salito per prendersi cura del melograno in giardino. Antonio ha avuto un infarto ed è caduto a terra, Claudia pensa sia morto, ma poi si accorge che non è così. Suo marito ha lo sguardo vitreo, ma è vivo. E allora, con calma, Claudia allerta i soccorsi e poi, con la stessa flemma, si mette a riordinare casa e pensieri.
Il loro rapporto è da tempo in crisi, ma forse nessuno dei due merita tanta cattiveria. Lei è arrabbiata con lui perché ha scoperto che ha avuto un figlio da Anna, la sua amante. Lui, probabilmente, è stanco di questo rapporto abitudinario, ma al contempo ogni tanto conserva qualche slancio gentile nei confronti della moglie.
Per Claudia l'incidente potrebbe essere l'occasione per vendicarsi di essere stata a lungo trascurata, maltrattata e offesa. Potrebbe non soccorrere Antonio, rimanere vedova e liberarsi di una presenza che da tempo le è diventata ostile. Invece no, Claudia chiama i soccorsi e poi, ogni giorno, corre al capezzale del marito, lo cura, va in ospedale come farebbe una moglie devota. Ed è proprio tra quelle mura asettiche che incontra un dottore, un uomo sposato, del quale si invaghisce senza troppe aspettative. Claudia e il dottore diventano amanti, ma non è lui uomo della vita di questa donna che la sorella definisce pazza ma pazza non è, benché a dirla tutta sia piuttosto stramba.
Dei numerosi libri che ho letto nell'arco della mia vita "È quello che ti meriti" di Barbara Frandino, edito da Einaudi, non può certo essere definito il migliore. L''ho acquistato incuriosita dalla recensione letta su un periodico culturale ma non lo collocherei nella mia top ten. È ben scritto, sì, molto descrittivo, come piace a me. Una lettura leggera, per una sera d'autunno da dedicare alla coccola (per me una poltrona e un libro sono l'equivalente di una giornata in spa).
Siccome sono convinta che ogni lettura ci insegni qualcosa, l'ho apprezzato perché scardina il luogo comune cui molti danno retta, ovverosia che quello che meritiamo sia scritto nel destino o frutto di nostre scelte. Talvolta, invece, quello che meritiamo non ci ha ancora raggiunti proprio a causa di mancate scelte.
E allora, se quello che abbiamo non ci piace, c'è una cosa sola da fare:cambiarlo. Che sia un amore, un lavoro, un'amicizia, una situazione, stando fermi a guardare non succede niente. Bisogna prendere delle decisioni, anche se stravolgeranno la nostra routine. Non è detto che siano scelte sbagliate, anzi. Magari ci faranno arrivare davvero di fronte a quello che ci meritiamo, anziché lasciarci insoddisfatti al cospetto di ciò che crediamo di meritare.
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