pentola a pressione

Ho scelto questo nome per due ragioni: 1) la pentola a pressione dimezza i tempi di cottura. In un mondo che va di fretta risparmiare il 50 per cento è un indubbio vantaggio di partenza; 2) avevo una sola altra alternativa, ovvero chiamare il mio blog valvola di sfogo. Mi serviva un posto dove riversare i miei pensieri velenosi. Lanciare parole nel web anziché frecciate assassine a chi mi sta accanto può essere la valida soluzione per scongiurare l'esaurimento nervoso, condividendo malumori quasi quotidiani, sporadiche euforie ed anche qualche brontolio sommesso che, appunto, mi rende simile ad una pentola a pressione che necessita di "sfiatare".

domenica 5 giugno 2022

LE ACROBAZIE VOLANTI DELLO "ZIO" TOM

La locandina del film

Ve lo ricordate? Nel 1986 avevamo lasciato Pete Maverick Mitchell, il tenente di Top Gun impersonato da Tom Cruise, sorridente e abbronzato con i suoi occhiali a specchio, sulle note di Take my breath away di Berlin. 36 anni dopo lo ritroviamo ugualmente affascinante - a proposito: qualcuno conosce il segreto di  cosi tanta figaggine anche ora che l'attore sta per compiere 60 anni? -  in servizio per addestrare un gruppo di giovani Top Gun della marina americana. Lo scopo è portare a termine quella che sembra una mission impossibile, ma sappiamo tutti che Cruise ci ha abituati da tempo a rendere facile qualsiasi impresa che agli occhi di noi comuni mortali possa apparire incredibile. Quindi, inutile dire che porterà a termine brillantemente la distruzione di un impianto sotterraneo destinato alla produzione di uranio, pilotando a velocità folle il velivolo in uno stretto corridoio tra le montagne. Nulla è inattuabile, se a  comandare le azioni di volo c'è il tenente Maverick. 

Tom Cruise in questa pellicola è la prova vivente di chi crede in ciò che  fa. Per lui non esistono lo smart working, gli impedimenti, gli imprevisti: con la sua tenacia e senza mai dimenticare il ricordo degli amici di un tempo, (alcuni passati a miglior vita, altri in attesa di un destino ineluttabile che è appena dietro l'angolo), Maverick dimostrerà che la scelta di assegnargli il ruolo di leader del team di number one della Marina sia stata quanto mai azzeccata. 

Spicca in questo film, l'assenza dell'allora splendida Charlotte, l'attrice Kelly McGillis che  dopo 36 anni non è stata coinvolta nelle riprese perchè - a suo dire - ormai troppo vecchia anagraficamente (oggi ha 64 anni). Le foto di questi ultimi tempi ce la mostrano in effetti piuttosto imbolsita e forse il suo aspetto avrebbe deluso i maschi nostalgici, ma gli spettatori del sesso forte non la rimpiangeranno più di tanto, potendo invece  contare sul fascino della nuova fiamma di Tom, tale Penny (Jennifer Connelly), che nel film impersona la titolare del pub dove i piloti si trovano per sorseggiare una birra e giocare a biliardo.  Ovviamente il film, pur tenendo gli spettatori incollati alla poltrona per oltre due ore di azione, è poco credibile se si prende in esame il fatto che Tom, nonostante vari mitragliamenti, aerei supersonici precipitati e peripezie varie, se la cavi con nemmeno un graffio, conquistando tutti e tutto. Non stupiamoci più di tanto, conosciamo l'esistenza della finzione cinematografica.

Piuttosto, chiediamoci come sia possibile che, più di 7 lustri dopo, Cruise conservi ancora lo stesso fisico aitante e muscoloso, occhi profondi e grande fascino racchiuso in appena un metro e 70 di altezza, sfatando il mito dell'altezza mezza bellezza. Non facciamoci nemmeno domande sul perchè Maverick, che indossa il casco quando pilota un aereo, se lo dimentichi quando sfreccia in sella alla moto, in barba ad ogni regola di buon senso. Lui se lo può permettere, è uno dei tanti privilegi che gli vengono concessi senza che alcuno gli muova il minimo appunto. 

Tom Cruise in t-shirt (fonte Amica)

Esattamente come accade quando indossa un'anonima t-shirt bianca senza logo sopra un paio di jeans. Qualsiasi 60enne lo facesse, sembrerebbe sciatto e pronto per un pisolino post prandiale. Tom no, la porta con disinvoltura da sola o sotto il plurifregiato giubbotto in pelle, garantendosi (ci) lo stesso appeal di quando lo abbiamo visto sfilare in giacca elegante sul red carpet di Cannes o accompagnare la principessa Kate alla premiere londinese del film, porgendole galantemente la mano nell'affrontare una rampa di scale. C'è chi può e chi no. Ed è evidente che Tom, il nostro amato "zio" d'America, "può" .



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